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Storia del profumo

 

Dagli Egizi circa 5000 anni fa, come attestato da rinvenimenti archeologici nel

sito di Luxor. Profumi vennero ampiamente utilizzati da tutti i popoli del 

Mediterraneoantico, dai Greci, dai Romani e dagli Arabi. In quest'epoca i profumi

erano a base oleosa, in quanto si trattava innanzitutto di proteggere la pelle arsa

dal sole. A questa base oleosa si aggiungevano aromi vegetali. I più famosi e

pregiati erano la mirra, l'incenso, l'aloe, il nardo, il terebinto, il benzoino. I primi erano coltivati dai Sabei ed altri popoli vicini, ovvero nell'attuale Yemen, gli altri si trovavano anche sulle rive del Mediterraneo.
Nel Medioevo l'uso dei profumi in Europa decadde, sia perché le aree di produzione erano cadute in mano agli Arabi, sia perché la Chiesa Cattolica guardava con sospetto tale consumo voluttuario. L'arte profumiera si sviluppò invece nel mondo islamico ed in particolare in Persia dove fu inventata l'acqua di rose. Anche altri fiori furono utilizzati in ambito musulmano, come lezagare. Si trattava comunque sempre di profumi a base acquosa, stante il divieto islamico in materia di alcool.
A partire dal XIV secolo in poi, la produzione di profumi è nuovamente documentata anche in Europa, in Ungheria e soprattutto a Firenze. Si trattava, ora, di profumi a base alcolica. FuCaterina de' Medici a portare la profumeria in Francia, infatti andando sposa ad Enrico II di Francia, portò con sé il proprio profumiere, Renato (o Réné) il Fiorentino.
La nascita della moderna arte profumiera avvenne a cavallo fra il Seicento ed il Settecento con l'invenzione dell'acqua di Colonia e con lo sviluppo del centro di produzione profumiera diGrasse, in Provenza, che diventerà il maggior centro di produzione europeo, grazie alle estese coltivazioni di lavanda ed altri fiori. Infatti in quest'epoca si diffusero profumi più delicati di quelli utilizzati nel passato, come appunto la violetta e la lavanda.
Successivamente, nel corso dell'Ottocento e del primo Novecento la varietà delle essenze disponibili aumentò, grazie alle esplorazioni geografiche ed al colonialismo. In quest'epoca si sono diffusi profumi come la vaniglia e l'ylang ylang, coltivati nelle colonie francesi del Madagascar e delle Comore.
Un'ultima rivoluzione è avvenuta nel 1921 quando Coco Chanel ha prodotto il suo primo profumo. Da allora in poi sempre più profumi sono stati prodotti da maisons di abbigliamento, pelleterie ed altri campi del lusso, anziché da ditte specializzate. Quella nel settore cosmetico è stata infatti la prima applicazione del principio del total brand, dell'uso, cioè, di un marchio nato in un settore per prodotti appartenenti ad altri settori merceologici. E tuttora è il campo in cui questo principio viene maggiormente applicato.

fonte: wikipedia

 

Intensità ed effetti del

profumo 

 

A seconda della sua composizione, ogni profumo ha una propria ed effetti

La scelta delle materie odorose e della loro concentrazione influenza sia l'intensità del profumo, sia il suo effetto. Perciò vengono distinte soglie differenti:

  • Soglia d'effetto: il corpo reagisce al profumo di un'intensità quasi impercettibile

  • Soglia della percezione: si percepisce una certa aura, ma che non si sa definire

  • Soglia di riconoscimento: si riconosce il profumo e lo si sa definire

  • Soglia del piacere: si percepisce l'intensità del profumo

  • Soglia dell'eccesso: il profumo ha una nota troppo forte e provoca una sensazione d'invadenza

  • Soglia di fuga: il profumo provoca una reazione di fuga

 

Composizioni e provenienza

 

Componenti essenziali di un profumo moderno sono soprattutto l'alcool ed essenze naturali in esso disciolte come l'olio (tutte quelle essenze che al giorno d'oggi ci fanno sentire meglio), oppure, come sempre più spesso accade, elementi sintetici profumati, chiamati "materie odorose" nel linguaggio specialistico.

Per la composizione di un profumo vengono mescolati insieme da 30 a 80 elementi profumati, scelti fra le circa 200 essenze naturali.

 

Usi del profumo

 

Il profumo viene utilizzato soprattutto per i seguenti scopi:

  • Profumo in senso stretto: Le composizioni odorose di profumeria servono spesso a creare benessere personale e come esternazione del proprio carattere.

  • Profumo, contenuto in piccole boccette di vetro, generalmente inteso come sali da utilizzarsi come primo soccorso dopo uno choc emozionale. Alcuni profumi naturali moderni possono essere utilizzati contro i malesseri generalmente causati da spostamenti in mezzi ai quali non si è abituati o contro l’ansia causata da eventi nuovi od imprevisti.

  • Materiali profumati, utilizzati nel confezionamento dei profumi, vengono inoltre usati in una grande quantità di prodotti di bellezza. Molti prodotti per il bagno, la cucina, la casa ed il giardino contengono essenze profumate. Prodotti con un odore penetrante e sgradevole, come ad esempio prodotti per le pulizie o le colorazioni per capelli, vengono resi più gradevoli al naso dell'acquirente per mezzo di sostanze profumate. In questo contesto, si parla di profumeria funzionale.

 

 

Gli ingredienti fondamentali del profumo

 

Gli ingredienti fondamentali del profumo sono sostanze odorose sintetiche e naturali ricavate da fiori, frutti, spezie, cortecce, resine, foglie, erbe, muschi, bacche, radici, animali (secrezioni ferine), e dalle cosiddette "note gourmand". Di seguito è presente un elenco degli ingredienti principali o che sono tra i più utilizzati.

 

Fiori

  • geranio africano, detto anche "becco di cicogna"

  • giacinto

  • gelsomino (usato solo in processi lunghi e complessi, poiché, ad esempio, una tonnellata di fiori di gelsomino dà origine a un solo chilo di olio)

  • giacinto notturno (una delle sostanze odorose più care ottenuta tramite la tecnica dell’enfleurage)

  • lavanda (l’olio eterico più utilizzato nel campo profumiero)

  • mughetto

  • mimosa

  • nerolo (ricavato dai fiori delle arance amare)

  • osmanto

  • rosa (altra base immancabile utilizzata in profumeria)

  • tilia (tiglio)

  • tuberosa

  • viola

  • ylang ylang

 

Frutti

  • arancia

  • arancia amara

  • bergamotto

  • cocco

  • fragola

  • lampone

  • limetta

  • limone

  • mela verde

  • mirtillo

  • mora

  • pesca

  • pompelmo

  • prugna

 

Spezie

  • anice

  • olio di corteccia di cannella

  • cardamomo

  • coriandolo

  • noce moscata

  • papavero (del quale vengono usate sia le foglie, sia i petali)

  • pimento (pepe di papavero)

  • rosmarino

  • vaniglia

  • zenzero

 

Cortecce e resine

  • balsamo di toluolo

  • benzoino o styrax

  • betula pendula ("cuoio di Russia")

  • ginepro

  • laudano (usato spesso nelle composizioni fougère)

  • legno di cedro

  • legno di rosa

  • legno di sandalo

  • mirra

  • olibano o incenso

  • olio balsamico peruviano

  • opopanax

 

Foglie, erbe, muschi, bacche, radici

  • alloro

  • cipresso

  • galbano

  • bacche di ginepro

  • malabar e citronella

  • muschio d’albero e quercia (che provoca una reazione di calore e persistenza)

  • patchouli (colonna portante della produzione profumiera)

  • petitgrain (ricavato da ogni parte verde dell’albero dell’arancia amara: foglie, rami e frutti acerbi)

  • radici dell’iris (molto preziose)

  • foglie di tabacco (necessario per note di tabacco autentiche)

  • fava tonka

  • uva moscatella

  • vetiver

  • foglie di violetta

 

Dagli animali

  • ambra grigia

  • castoreum

  • moschus (uno degli elementi profumieri più antichi; oggi viene prodotto in modo sintetico)

  • zibetto

 

Note gourmand

  • cioccolato

  • caramello

  • latte

  • mandorla

  • miele

  • zucchero

  • zucchero filato

 

Questi ingredienti vengono utilizzati in modo consistente a partire dal XXI secolo.

Materie sintetiche

L'elenco è necessariamente incompleto, poiché è quasi impossibile elencare tutte le formule chimiche esistenti:

  • aldeide

  • cumarina

  • eliotropina

  • vanillina

  • maltolo (dolcissimo, caldo, fruttato e simile al caramello)

Moschus chetone, moschus xilone e fenoli sostituiscono spesso il moschus animale. Le combinazioni policicliche del moschus sono state definitivamente proibite dal 2005.

 

fonte: wikipedia

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